Comizio di chiusura campagna elettorale

Domani, 10 giugno, in piazza Umberto I°, ad Avola, i tre candidati a sindaco chiuderanno la campagna elettorale.

Cosa possiamo dire di questa campagna elettorale?

Questa campagna elettorale rimarrà sicuramente nella storia di Avola per diversi motivi.

Sin da subito è sembrato chiaro che il modo di amministrare la città, da parte dell’ex sindaco Cannata, non sia stato corretto secondo il candidato a sindaco avv. Antonino Campisi e altri esponenti politici.

Dall’altra, l’ex sindaco Cannata, che ricordiamo non è candidato perché ha raggiunto i due mandati, ha costantemente ribattuto alle accuse tramite la sua pagina Facebook e testate giornalistiche.

La vera antagonista, però, al candidato sindaco Campisi e al candidato sindaco Loreto, è l’on. Rossana Cannata (sorella dell’ex sindaco).

In sostanza, si è avuto il sentore che i candidati a sindaco fossero 4, almeno fino a qualche settimana fa, in quanto con la comparsa e l’invito ad un incontro nell’ex piazza Esedra da parte di Mariano Ferro, qualcuno ha pensato che i candidati fossero 5.

Per una corretta informazione ed evitare errori, ricordiamo che i candidati a sindaco sono: avv. Campisi Antonino, on. avv. Cannata Rossana e dott. Loreto Corrado.

Le questioni da chiarire

L’informazione pubblica non può tacere innanzi alle questioni sollevate durante questa campagna elettorale.

Stamane, in un comunicato, l’OdG Sicilia ha messo in evidenza delle criticità nell’informazione pubblica avolese, più precisamente scrive la stessa:

L’Ordine dei giornalisti Sicilia esprime la propria solidarietà alla collega Laura Valvo.

Un suo articolo sulle elezioni amministrative ad Avola è divenuto oggetto di insulti e accuse di falsità pervenute alla giornalista anche tramite messaggi whatsapp e violente accuse di faziosità da parte del sindaco uscente.

Ancora una volta un giornalista viene accusato mentre svolge il proprio lavoro, insultato perché esercita – senza schierarsi né parteggiare per nessuna delle forze in campo – il diritto di informare.

L’Odg Sicilia, oltre a stigmatizzare atteggiamenti di questo genere, ribadisce che il diritto di informare e la libertà dei giornalisti sono sanciti dall’articolo 21 della Costituzione.

Se ne faccia una ragione, una volta e per tutte, chi si infastidisce per articoli ritenuti scomodi: «la stampa – dice la Costituzione – non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure».

È lecito chiedersi chi e se qualcuno stia vigilando sulla par condicio, in quanto tra informazione e propaganda elettorale esiste un’apposita norma.

Le denunce

Considerato che oggi quasi tutti i media riprendono dai social molte notizie della politica, ci sembra moralmente corretto che qualche autorità chiarisca le affermazioni di Mariano Ferro, in particolare sulla presunta scomparsa di documenti riguardante la Commissione Prefettizia Antimafia, nonché il presunto versamento di ogni assessore comunale della cifra di 400€ mensili.

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